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Il gruppo studio - presentazione

Il gruppo studio ("l'Attrezzeria") è un gruppo informale costituitosi a Como all'inizio del 2024. Ci proponiamo di sviluppare assieme una consapevolezza critica sulle questioni rilevanti del mondo che ci circonda, in senso lato politiche, avvalendoci del contributo di diverse discipline.

Rifuggendo la settorializzazione e la tecnicizzazione dei saperi, riteniamo necessario, per comprendere e trasformare il mondo che ci circonda, dotarci di una solida formazione sui temi di fondo del dibattito pubblico (storia del pensiero, teoria politica, economia politica, etica e politica della scienza e della tecnologia), tutti da affrontare criticamente; riteniamo indispensabile condividere esperienze e conoscenze dei campi diversi in cui ognun* di noi va specializzandosi.

Al contempo ci proponiamo di ragionare assieme - sempre con spirito critico; fiduciosi nel dibattito e nel confronto; e con finalità possibilmente divulgativa, di "socializzazione" dei saperi - questioni specifiche di scala tanto locale quanto internazionale.

Il metodo che adottiamo è variabile e discutibilie, ma partiamo da una condivisione delle conoscenze di partenza di ognun*, e della valutazione delle possibili letture (inventario[1]); disponiamo poi un piano di lavoro, che può includere una ricerca o delle letture di gruppo, delle lezioni specifiche tenute da alcun* di noi o da persone appositamente contattate, e al termine, se opportuna, una pubblicazione del materiale elaborato come punto d'arrivo (gli attrezzi, se vogliamo).

Finora ci siamo occupati, con atteggiamenti diversi, di questione palestinese (gennaio-maggio '24), economia critica (novembre '24 - febbraio '25), sorveglianza digitale (marzo-aprile '25), e dei referendum popolari dell'8-9 giugno '25 (maggio-giugno).


Partecipare

La partecipazione al gruppo è aperta a tutt*. Ci incontriamo il venerdì sera alle 21, presso l'aula studio di S. Abbondio, Como.


  1. «L’inizio dell’elaborazione critica è la coscienza di quello che è realmente, cioè un «conosci te stesso» come prodotto del processo storico finora svoltosi che ha lasciato in te stesso un’infinità di tracce accolte senza beneficio d’inventario. Occorre fare inizialmente un tale inventario» (A. Gramsci, Quaderno II, Appunti per una introduzione e un avviamento allo studio della filosofia e della storia della cultura) ↩︎